Audioguida

Alfabeto Camuno


L'alfabeto camuno deriva dall'alfabeto etrusco e il suo uso risale almeno al IV secolo a.C. 

Gli Etruschi trassero il loro alfabeto da quello greco a partire dal VII secolo a.C. e lo diffusero, tramite contatti e commerci, anche nel nord Italia e sulle Alpi. Dalla scrittura etrusca originarono non solo l'alfabeto camuno (o "di Sondrio", come era chiamato precedentemente), ma anche l'alfabeto di Lugano, quello venetico, retico e lepontico. 

L'andamento della scrittura in epoca antica era da destra verso sinistra. Rispetto a quello etrusco, nell'alfabeto camuno sono presenti delle varianti locali. È possibile leggere il suono dei segni, mentre non è chiaro il significato espresso dalle parole. Alcune iscrizioni hanno carattere monumentale, mentre altre sono graffite e di difficile lettura. 

Sono note ad oggi (2020) circa 300 iscrizioni in Valle Camonica, di cui però manca ancora un corpus completo e uno studio sistematico. L'uso dell'alfabeto camuno perdurò anche in epoca romana, ma nel corso del tempo venne sostituito da quello latino (in uso dal VIII secolo a.C.).

Originariamente l'alfabeto latino si componeva di 20 lettere: solo in epoca Repubblicana e con il crescere dell'influenza greca, vennero aggiunte la "G", la "Y" e la "Z". I grafemi "W" e "J" furono introdotti nel Medioevo, mentre la differenza tra "V" e "U" si determinò invece nel Rinascimento.